Capita sempre più spesso di confrontarsi anche in Engadina con il tema legato alla scelta tra architettura tradizionale o moderna.
Da secoli ormai la classica #stalla #engadinese che viene poi trasformata in meravigliose case di lusso che diventano desiderio collettivo, è parte della tradizione engadinese.
Le famigerate Stüva rivestite di quel #legno magico che il solo profumo ci fa sentire a casa, i colori che ne caratterizzano le facciate e la luce che entra e ne fa da padrone. Ma da alcuni decenni ormai, con l’avvento di nuove tecnologie e tecniche di costruzione abbiamo assistito alla #costruzione di edifici di tutt’altro stampo e ben distanti dalle tradizioni. Edifici di forte impatto visivo, edifici dalle grandi vetrate, spazi tagliati diversamente a volte a discapito delle abitudini e richieste dei potenziali acquirenti. Edifici che si scontrano con il concetto di casa di #montagna.
Come dappertutto ed è giusto che sia così, le eccezioni ci sono, ma non devono diventare la nuova regola o almeno, devono aver motivo di giustificazione.
Fortunatamente siamo in un paese in grado di offrire linee guida tradizionali grazie alle leggi edilizie cantonali e comunali. Rimane però compito dei comuni, delle commissioni edilizie, dei promotori e cittadini di #tutelare e approvare unicamente progetti che rispecchino gli elementi base della tradizione. Un compito impegnativo indubbiamente ma chiediamoci, vogliamo una valle a mò di patch oppure vogliamo darle un aspetto di compattezza con i dovuti punti di riferimento, le dovute eccezioni architettoniche?
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Stüva Colani a Madulain, un perfetto connubio tra trdizione e conservazione
Chesa Futura a St.Moritz, architettura moderna come punto di riferimento
Bisogna poter leggere l’#architettura del luogo per innamorarsene e per poterla leggere quest’ultima deve essere chiara e semplice come le pagine di un romanzo di gran successo. Solo così il colpo di scena, l’edificio fuori dagli schemi, può essere giustificato e apprezzato.
Una casa che rispecchia le tradizioni non solo è bella e si contestualizza nel territorio ma nel tempo rappresenta un solido investimento immobiliare.
Un paesaggio alpino come l’Engadina deve essere guardato, osservato dall’alto, con gli occhi di un drone. Deve essere interpretato, a monte di tutto, nel suo insieme, lungo i suoi 42km di vallata e non a singolo progetto.
Le linee guida esistenti sono il giusto punto di partenza e sicuramente con la giusta tutela e la giusta professionalità da parte dei diretti interessati, si eviteranno promozioni immobiliari speculative, architettonicamente fuori luogo e che si possono discostare dall’omogeneità attuale che poi è anche la grande bellezza e caratteristica della nostra meravigliosa Engadina.
Nel tempo e questi anni ne sono la dimostrazione, le vere case engadinesi, dalle piccole finestre accostate alle vetrate arcate, le facciate dai colori pastello e dai tipici Sgraffiti che da secoli sono il sigillo d’autore conosciuto in tutto il mondo, i tetti a falda con i grandi travi in legno a vista, sono ciò che chi vuole investire in #Engadina, richiede.
Che si tratti di una nuova promozione #immobiliare o di una #ristrutturazione, verso un mercato stabile e sempre più ricco nel tempo, a tutti piace la casa engadinese in Engadina!
E voi cosa preferite per la nostra meravigliosa Engadina, #tradizione o #modernità?
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